F.A.Q. - Rezum

F.A.Q. SUL REZUM

PROSTATA

Indicazioni per il Paziente interessato al trattamento 
dell’ipertrofia prostatica con Rezum

  • Cosa fare prima del Rezum?

    Per valutare se un paziente è un buon candidato per il trattamento con il Rezum, l'urologo deve valutare i sintomi,  le dimensioni e la morfologia della prostata con un'ecografia e la minzione con la flussometria.

    Al paziente candidato per il trattamento con il Rezum verranno quindi fornite tutte le indicazioni sulla preparazione alla procedura e sulla modalità di esecuzione del trattamento.

    Nei giorni precedenti il trattamento il paziente dovrà fare un E.C.G.  e una urocoltura;  di norma la profilassi antibiotica inizia il giorno del trattamento,  in caso di urocoltura positiva per infezione verrà iniziata la terapia antibiotica nei giorni precedenti il trattamento.

    La terapia per l'IPB non dovrà essere sospesa.

  • Cosa succede il giorno del trattamento con Rezum?

    Cosa succede il giorno del trattamento con Rezum?

    Il giorno dell'intervento il paziente dovrà essere digiuno da 6 ore.

    La procedura è rapida e semplice e viene eseguita in sedo-analgesia, così il paziente potrà andare a casa già dopo 2 ore.  

    Il trattamento con Rezum viene eseguito in sala operatoria.

    Il dispositivo Rezum viene inserito attraverso l'uretra, quindi sotto visione si arriva in prostata e si eseguono le iniezioni di vapore nel tessuto prostatico.  A seconda delle dimensioni della prostata, la procedura prevede da due a 8 iniezioni intraprostatiche da nove secondi ciascuna: il vapore si disperde tra le cellule, rilascia calore quindi si raffredda e determinando una necrosi coagulativa del tessuto.

    Inizialmente si verifica un edema (gonfiore) del tessuto trattato che può determinare un peggioramento del flusso per cui viene inserito un piccolo catetere per 2-7 giorni.

    Due dopo il trattamento il paziente viene valutato per le dimissioni.

  • Cosa succede dopo Rezum?

    Dopo la procedura di Rezum, si determina una risposta infiammatoria che porta a necrosi il tessuto trattato; questo processo richiede circa due mesi per risolversi completamente.

    Inizialmente, ci sarà un edema (gonfiore) della prostata, che può causare una riduzione del flusso e un aumento della frequenza della minzione per cui viene lasciato un piccolo catetere per 2-7 giorni ( la durata del cateterismo dipende dalle dimensioni della prostata e  dalla gravità della situazione pre-trattamento)

    In genere, dopo due settimane i sintomi iniziano progressivamente a migliorare e dopo quattro settimane si possono sospendere i farmaci per la prostata; in questa fase il paziente può notare la presenza di scorie nelle urine perchè viene eliminato tessuto necrotico.

    Nelle prime due settimane il paziente può svolgere normali attività evitando attività fisiche impegnative come la palestra.

    Il Rezum non ha effetti negativi sulle erezioni.  Esiste una probabilità dell'uno o due per cento di eiaculazione retrograda, che si verifica quando il seme entra nella vescica anziché uscire dal pene.     Questa è una percentuale significativamente inferiore rispetto ad altre procedure per il trattamento dell’ipertrofia prostatica (TURP, HOLEP, GreenLaser, TULIP).

    Il Rezum non determina problemi di incontinenza.

    I dati di letteratura parlano di un tasso di reintervento a 5 anni del 5%, mentre il tasso di reintervento dopo TURP è  del 9%.

    Dopo 3 mesi viene richiesta una flussometria , un esame delle urine e una visita di controllo.


  • Quali sono i vantaggi del Rezum?
    • Alternativa ai farmaci per l'ingrossamento della prostata o IPB
    • Alternativa a trattamenti più invasivi per l'IPB
    • Procedura eseguita in sedo-analgesia
    • Procedura chirurgica ambulatoriale 
    • Sollievo sicuro ed efficace dei fastidiosi sintomi urinari
    • Miglioramento dei sintomi entro due settimane
    • Rapido ritorno alle normali attività
    • Conservazione della funzione eiaculatoria ed erettile
    • Nessun rischio di incontinenza e di complicanze maggiori
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